Vediamo come combattere il Cycloconium oleaginum agente eziologico dell’Occhio di pavone nella coltivazione biologica . Una malattia fungina che attacca le foglie degli ulivi.
Passato il periodo della concimazione e della potatura, si potrebbe presentare soprattutto il problema del cicloconio, o occhio di pavone.
Identificazione del patogeno
L’occhio di pavone e’ la principale avversita’ fungina per l’olivo. Le spore del fungo vengono trasportate dal vento, penetrando all’interno della foglia dagli stomi quando vi sono le condizioni ideali per il suo sviluppo. L’umidità, le temperatura miti, le piante troppo folte con vegetazione bassa e troppo vicina al terreno e periodi piovosi fanno si che l’occhio di pavone si propaghi.
Come combatterlo
Una premessa è importante avere piante ben areate. Quindi sicuramente sarà di nostro aiuto aver effettuato una potatura che permetta a sole e luce di entrare in tutte le parti dell’albero.
Possiamo intervenire appena ci accorgiamo della presenza del fungo sulla pianta proteggendo la nuova vegetazione con un trattamento a base di rame. Purtroppo le foglie colpite, irrorate dal nostro trattamento cadranno inesorabilmente.
Infatti il rame, a causa della sua fitotossicita’, già a partire da poche ore dopo aver effettuato il trattamento e fino a molti giorni dopo, accentuerà la cascola delle foglie infettate.
Spesso purtroppo la cura per il male diventa quasi peggio del male stesso. Mi spiego meglio, a volte si vedono ulivi quasi completamente spogli a causa di forti dosi di rame su chiome infettate da questo fungo.
Vi consiglio per questo motivo un rame meno fitotossico come quello chelato o Edta. Infatti la sua particolare molecola non risulta tossica per l’olivo, l’ambiente e l’operatore. Questo prodotto non e’ neanche registrato come agrofarmaco, e’ quindi ammesso in biologico naturalmente.
In agricoltura biologica è molto importante fare dei trattamenti preventivi soprattutto per coprire e proteggere la nuova vegetazione . Questo ovviamente va fatto in presenza del fungo.
Per sapere se abbiamo questa problematica è opportuno fare un test a campione di cui parlerò dopo.
In caso di presenza del Cicloconio consiglio una irrorazione pre fioritura ( sulle prime 3/4 foglioline nuove ) in modo da proteggere la nuova vegetazone e un’altra (se necessaria) dopo circa 40 giorni. Come dico spesso, valutiamo la reale necessità di usare il rame senza fare inutili trattamente se non necessari.
Metto un link del rame chelato di cui parlavo prima sia su E bay che su Amazon:
- rame chelato su Ebay;
- rame chelato su Amazon;
L’occhio di pavone è una delle principali cause di scarsa produttività dell’ulivo. Facendo cadere le foglie limita la fotosintesi e non permette di nutrire le mignole .
Il fiore e l’oliva hanno bisogno entrambe di circa 40 foglie sane per il loro sviluppo e il loro mantenimento. Per questo motivo ci deve essere una buona chioma su un albero di ulivo.
Un’idea su un trattamento con doppia funzione
Come sempre faccio in caso di questa problematica fungina posso unire altri prodotti al rame per cercare di stimolare nuova vegetazione, proteggere la pianta e concimarla con un prodotto fogliare.
La cosa ideale è fare questo trattamento quando vediamo 2o3 foglioline nuove. Ciò ci indica che entro 20/30 giorni avremo al fioritura nel nostro uliveto.
Ecco un’idea interessante di cosa abbinare nel trattamento fogliare. Dosaggi su 100 litri di acqua:
- rame chelato dosaggio da scendere del 40% (rispetto a quello scritto in etichetta) se abbinato al propoli;
- propoli agricolo 250 ml;
- caolino 1,5 kg;
- Bioagrifert 3 litri (per ordini tel 333 7847252 o mail a coltivaregliulivi@libero.it);
La propoli ha innumerevoli proprietà tra cui aiutare lo sviluppo vegetativo ( per approfondire cosa è la propoli clicca qui ):
Il caolino essendo composto da argilla rende l’ambiante asciutto limitando ed ostacolando lo sviluppo fungino. Inoltre crea una barriera meccanica sulle piante ( approfondimento sul caolino Il caolino e gli ulivi: un binomio perfetto! ).
Il fertenat con i suoi nutrienti e la sua composizione dal vermicompost permette un’opportuna nutrizione fogliare ( clicca qui per approfondire cosa è il Bioagrifert Fertenat ).
Procedura per la diagnosi precoce
Molto interessante verificare la presenza di infestazione delle foglie con un semplice test casalingo. Basta infatti immergere delle foglie a campione (200 foglie/ettaro prese nei quattro punti cardinali dell’uliveto )in una soluzione al 5% di soda caustica (NAOH) o di idrossido di potassio (KOH) a 55/60 ° per circa 5 minuti. La soglia da prendere in considerazione è pari al 20% di foglie con sintomi ( su un campione di 200 foglie/ettaro) Nelle foglie con presenza di cicloconio si noteranno delle macchie opache circolari.
Valutiamo anche la suscettibilità al cicloconio delle varietà che abbiamo nei nostri uliveti. Infatti una varietà molto sensibile al cicloconio andrà monitorata molto più spesso rispetto ad una con minore suscettibilità.
Scopri tutti i nostri consigli sulla coltivazione biologica e naturale dell’ulivo, consulta le sezioni tematiche del blog:
http://coltivaregliuliviinmanierabiologicaenaturale.com/it/
Trovi che gli articoli di questo Blog siano siano utili? Scopri come supportarci!
Buon olio bio a tutti!
Bene!!?♂️?♂️
🙂
Dovrei dare il rame chelato (più eventuale bentonite) solo con acqua o combinato con calce idrata come come la bordolese? Grazie.
Ciao Giovanni e benvenuto nel blog.Io ti consiglio di dare entrambi i prodotti solamente con l’acqua e quindi senza calce in aggiunta. Ciao e a presto.
Bene, visto questo periodo di pioggia e temperature ideali per lo sviluppo dell’occhio di Paone, si devono fare trattamenti dopo le
pioggie? Ho dato il Rame ca 10 gg fa’ (in presenza di poche foglie compromesse), adesso è una settimana che piove. Devo ripetere re il trattamento? Sicuramente utilizzerò il rame chelato con litotamnio e bentonite. Grazie per i suggerimenti è aspetto la risposta
Ciao Renato se lo hai già dato non serve ridarlo subito.E’ troppo vicino l’intervallo di tempo.Purtroppo le piogge continue non aiutano per combattere i funghi, cmq le tue piante sono protette. Vedrai che con la bella stagione che sta per arrivare andrà tutto per il meglio.Dopo la raccolta valuta lo stato delle tue piante, vedrai che la tua azione preventiva avrà cmq avuto un buon effetto .Sono contento che ti piaccia quel trattamento fogliare a cui ti riferisci.Questo anno ne ho postato uno nuovo. Post fioritura mi sa che mi sbizzarrirò a farne un altro per testare altri prodotti e sostanze. Buon lavoro in uliveto.A presto
mi ritrovo, alla ripresa vegetativa del mio uliveto, con una massiccia presenza di occhio di pavone sulle foglie vecchie che sono sopravvissuta all’attacco fungino; posso trattare le piante anche se sono nascenti foglioline e grappoletti
florali? grazie per il consiglio.
Ciao Giocchino benvenuto nel blog. L’ideale per fare i trattamenti è finchè non inizino ad uscire i grappoli floreali.Ti direi di rimandare tutto con le olive formate come un grano di pepe e a quel punto fare un trattamento rameico. Puoi insieme mettere del propoli per uso agricolo(per limitare le percentuali di rame) e insieme unire qualche prodotto stimolante per la pianta.
Buongiorno, sto prendendo in mano un uliveto adesso e cioè Maggio(2020), l ho trovato infestato dall’occhio di pavone, la mia domanda è questa, essendo le piante gia in fiore posso fare comunque il trattamento con il rame per salvare il salvabile? o è meglio di no?
grazie
Ciao Andrea durante la fioritura è meglio non fare nulla.I prodotti rameici possono infatti bruciarti i fiori facendoti perdere il raccolto. Inoltre aumentano al filloptosi facendoti cascare le foglie in manco 20 giorni. E’ più opportuno aspettare o di avere le olive formate oppure di arrivare alla raccolta (sfruttando anche le foglie malate che comunque continuano in aprte a svolgere il loro lavoro). Ti consiglio il prossimo anno di fare un test in autunno ed inverno per capire la percentuale d’infestazione che hai.
Ti metto il link del video dove aprlo appunto di queste cose.
https://youtu.be/mCTt3z1ZdCI
Nel tuo caso punterei dopo l’allegagione piuttosto a fare un trattamento per aumentare le difese della pianta e cercare di dare il giusto nutrimento per far crescere le drupe.
Spero di essere riuscito a risponderti.
Un caro saluto!
Ho un olivo “incastonato” in un patio dove giocano i miei bambini. La pianta ha un attacco di cicloconio. Con cosa posso trattarla evitando prodotti tossici per i bambini? Ovviamente l’avrei tutto dopo il trattamento, ma ho paura per la cascola delle foglie…
Ciao Sonia io punterei a non usare il rame e provare invece prodotti più naturali:
Bicarbonato da cucina (30 grammi su 10 litri di acqua con 1o2 scaglie di sapone di marsiglia da bucato).Trattamento da ripetere ogni 10/15 giorni;
propoli agricolo 25 ml ogni 10 litri di acqua + 1 etto di caolino e 1 etto di zeolite;
è possibile anche abbinare ad uno di questi 2 trattamenti un buon prodotto fogliare in base alle esigenze della pianta.
Un caro saluto e un abbraccio ai tuoi bambini. Sono fortunati ad avere una mamma sensibile come te! 🙂